Il mercato auto italiano non si è ripreso e segna un crollo importante che fa preoccupare per la tenuta del settore.
Di fatto le aziende continuano a perdere, tra le prime a subire questa situazione c’è Stellantis, con obiettivi molto elevati e che sta invece segnando perdite ingenti.
Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, lo scorso mese le immatricolazioni si sono attestate a 110.282 unità, un calo enorme, pari al 28,1% in meno rispetto al 2019 e del 19,4% rispetto a un anno fa.
Si parla di un crollo enorme, che segna perdite elevate per le compagnie e un calo di vendite senza precedenti.
Il crollo è paragonabile a quello dovuto al covid, e fa pensare a un problema del mercato auto, con o senza pandemia.
Dallo scorso anno infatti siamo scesi del 19%. Questo significa che il crollo è più elevato dallo scorso anno, che dal 2018.
La responsabilità sta nell’incertezza, ma anche nei prodotti poco interessanti che arrivano sul mercato.
Tra auto smart e elettrico, gli automobilisti non sentono il bisogno di acquistare nuovi mezzi, soprattutto con tecnologie che potrebbe rapidamente essere superate.
A preoccupare è Stellantis che immatricola 39.939 auto, il 31,9% in meno rispetto a luglio 2019. La compagnia è quindi già in perdita dopo un solo anno di attività.
Non che le altre vadano meglio, i crolli sono a due cifre per buona parte dei produttori auto.
Sembra proprio che il mercato delle automobili sia destinato a una contrazione importante che potrebbe ridimensionarne l’importanza.
A soffrire di più potrebbero essere i paesi che più puntano sulla produzione di auto.
Da non dimenticare poi i nuovi attori del settore, tra americane e cinesi che potrebbero affossare ancora di più le vendite delle aziende europee.
Una situazione per la quale non basta parlare di pandemia, ma che vede un vero e proprio stallo nel settore auto.