La Toyota Mirai potrebbe essere il futuro della mobilità sostenibile, grazie alla sua tecnologia a idrogeno basata su celle a combustibile (FCEV). Questo sistema consente di produrre elettricità attraverso una reazione chimica tra idrogeno e ossigeno, con l’unica emissione di acqua, rendendo la guida a zero emissioni una realtà tangibile. La Mirai di nuova generazione può percorrere fino a 650 km con un pieno, e il rifornimento richiede meno di cinque minuti, simile a un’auto a combustibili fossili tradizionali.
La piattaforma GA-L di Toyota ha permesso di ottimizzare la disposizione del sistema di celle a combustibile, aumentando la capacità del serbatoio e migliorando l’efficienza. Con un consumo di circa 0,79 kg di idrogeno per 100 km, questa vettura garantisce un’elevata autonomia, ideale per lunghi viaggi.
La Mirai riduce le emissioni e l’impatto ambientale complessivo del ciclo di vita del veicolo, dalla produzione fino allo smaltimento. Il progetto dell’azienda è quello di ridurre al massimo le emissioni di CO2 ottimizzando il riciclo delle risorse.
Il passaggio all’idrogeno potrebbe pensionare rapidamente le auto elettriche, portando una vera fonte sostenibile sul mercato e liberandoci da una tecnologia che sembra già aver fatto il suo tempo, spinta più dalla necessità di vendere che dall’effettivo impatto sull’ambiente.
Le emissioni legate alla produzione di elettricità e alla produzione dei veicoli elettrici che necessitano terre rare e utilizzano batterie impossibili da smaltire non sono infatti da trascurare.
Alla fine dei conti l’elettrico riduce solo lo smog a livello locale, migliorando poco a niente la situazione complessiva dell’ambiente che continua ad essere vittima di estrazione e produzione di massa.
L’idrogeno potrebbe essere una risposta più consistente alla necessità di inquinare meno, Toyota sembra muoversi su questa strada che potrebbe dar vita ad un nuovo trend importante per il mondo auto.
Non ci resta che attendere i primi prodotti di questo tipo.