Negli anni ’70, la Maserati iniziò a collaborare con uno dei designer italiani più famosi al mondo: Giorgetto Giugiaro. Dal suo genio nasceranno auto come la Bora e la Ghibli, ma anche modelli più recenti come il prototipo Kubang, da cui è nata la Levante, o la MC-12, destinata alle corse.
Un progetto molto particolare che Giugiaro sviluppò per Maserati nel 1974 fu la Quattroporte Medici.
Basata sul telaio della Indy, quest’auto aveva un motore da 4.9 litri che sviluppava una potenza di 320 cavalli, il quale era all’epoca il motore più potente della gamma Maserati.
Tuttavia, più che per il motore, la Medici stupiva per il design, che per l’epoca fu una vera innovazione.
La linea del modello consisteva, in pratica, di una forma trapezoidale, con un tettuccio molto basso, ma con parabrezza e lunotto molto ampi, il che conferiva all’auto una forma complessivamente affusolata, che tra l’altro era molto aerodinamica, creando quella forma che fu definita a boomerang.
Tale design fu poi ripreso da moltissime auto negli anni successivi, alcune disegnate dallo stesso Giugiaro. Ne sono un esempio la prima serie della Lancia Delta, la Audi Coupé, la Audi 80 o la Yugo Florida.
All’interno, inoltre, sebbene fosse una berlina, era dotata di sei posti a sedere, disposti nella parte posteriore dell’auto in due file contrapposte, il che creava una sorta di effetto salottino, molto simile ad una limousine.
La parte più triste della storia? Il fatto che ne fu realizzato un solo esemplare, lo stesso che fu esposto al Salone di Torino nel 1974.
L’auto infatti fu acquistata durante l’evento da un privato, che ad oggi non è stato rintracciato. Essendo l’unico modello prodotto, non le fu assegnato alcun numero di telaio, sicché è stato praticamente impossibile tracciarne gli spostamenti nel corso del tempo.
Per quanto ne sappiamo, la Medici potrebbe essere ovunque nel mondo, o forse potrebbe essere stata distrutta.